Enrico Corneo manutenzione piscina. PH cloro sistema colorimetrico

Struttura delle piscine

Ci sono principalmente due tipi di piscine quelle a sfioro e quelle a Skimmer. Le prime sono strutturate in modo che l’acqua riempia completamente la struttura della vasca tracimando dai lati. Le seconde invece sono strutturate in modo che il bordo sia piuttosto alto e l’acqua si fermi tutta all’interno della vasca. Questa differenza comporta due strutture di impianti differenti infatti nel primo caso quando una persona entra nella piscina fa uscire un volume di acqua che deve essere raccolto per non avere sprechi e soprattutto per poter essere reintegrato appena la persona esce. Per fare questo bisogna predisporre una vasca di compensa generalmente più piccola della piscina che funge da tampone. Nel secondo caso invece l’acqua che viene spostata quando una persona entra in piscina non fa altro che alzare il livello all’interno della vasca, quindi in questo caso è sufficiente costruire una sola vasca con risparmio di denaro e spazio. In entrambi i casi serve un sistema di filtrazione a ciclo continuo che deve essere in grado di garantire un ricircolo di acqua pari al volume di quello della piscina in non più di quattro, cinque ore.

Per le piscine a sfioro il sistema di depurazione viene fatto prelevando l’acqua contaminata dalla compensa dopo che questa è caduta per gravità in tale vasca. Quest’acqua viene poi pompata attraverso dei filtri e reintegrata in vasca andando ad addizionare i prodotti chimici che servono per regolare la purezza chimica dell’acqua.
Sfioro Enrico Corneo manutenzione piscina. PH cloro sistema colorimetrico
Skimmer Enrico Corneo manutenzione piscina. PH cloro sistema colorimetrico Per le piscine a Skimmer invece sono le pompe che vanno a prelevare l’acqua direttamente dalla superficie della vasca attraverso delle feritoie nei muri. Poi viene convogliata nei filtri dove viene depurata prima di essere immessa nuovamente in vasca dopo che gli sono stati addizionati i prodotti chimici necessari.

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Cura e manutenzione della piscina – Filtri – Controlavaggi

La piscina neccessita di una cura particolare infatti se l’acqua della vasca non si controlla costantemente si rischia che si “ammali”. Proprio per questo le A.S.L. del territorio fanno controlli periodici e tengono sotto controllo i “valori” dell’acqua. Normalmente nelle piscine private stà al proprietario controllare lo stato chimico dell’acqua in modo che non si formino U.F.C. (Unità Formanti Colonie) di batteri per far si che la piscina si possa utilizzare tranquillamente senza rischiare qualche malattia della pelle. Un altro motivo molto importante per il quale si deve controllare lo stato dell’acqua è quello che permette di evitare dermatiti dovute ad esempio a un PH non compatibile con la pelle o alla presenza eccessiva di cloro che procura pruriti e arrossamenti. Per fare questo tipo di controlli vi è un procedimento abbastanza semplice che si basa sul sistema colorimetrico.

Il sistema colorimetrico funziona nel seguente modo: dopo aver prelevato un piccolo campione di acqua a circa 30 cm dalla superficie dell’acqua gli si aggunge una pastiglia di un composto che la colora più o meno in base al quantitativo di sostanza da misurare presente. La soluzione colorata viene confrontata con una tabella di colori e si ricava quanto cloro o acido è presente in vasca. Il metodo descritto ovviamente è il meno costoso, vi sono anche strumenti per la lettura elettronica del valore che permettono di non utilizzare l’occhio umano per il confronto in modo da evitare sbagli dovuti ad esempio alla particolare luce del momento o un approsimazione dovuta a un confronto non sempre facile. Vi sono anche strumenti che prelevano l’acqua a ciclo continuo ed in automatico dopo la verifica dei valori regolano l’immissione dei prodotti chimici in vasca tramite delle pompe.

Questo procedimento è consigliato per evitare di mettere, come capita molto spesso, un quantitativo assurdo di prodotto in vasca quando non è necessario.

Un altro parametro molto importante è il tipo di filtro che si utilizza per la pulizia dell’acqua, infatti esistono diversi tipi di filtri in commercio, vi sono quelli a diatomee, a membrane in pvc, ma quelli più comuni e funzionali sono quelli a sabbia. Essi sono composti da diversi strati di inerte che vanno dalle pietre alla sabbia molto fine. l’acqua viene spinta in pressione attraverso gli strati partendo da quelli più fini per finire a quelli più grossi. L’acqua “sfregando” contro questi materiali deposita le impurità su di esse e può essere reimmessa in vasca pulita. Il filtro ovviamente accumula dei prodotti indesiderati che devono essere rimossi facendo un controlavaggio, ovvero facendo circolare l’acqua in senso contrario a quello di filtrazione il flusso contrario concentra tutte queste sostanze non gradite in testa al filtro per poi essere deviate allo scarico ed eliminate definitivamente insieme all’acqua di lavaggio.

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Controlli dei valori Cloro, Ph, Acido Cianurico, e Cloruri tramite metodo Colorimetrico.

Cloro

1. Raccogliere 10 ml di acqua dalla vasca a circa 30 cm dalla superficie dentro l’apposito contenitore.

a. Inserire la provetta all’interno del photometro.

b. Selezionare “cl” come base di misurazione nel menu dello strumento.

c. Premere il pulsante di azzeramento e aspettare che il photometro controlli la limpidezza e la colorazione iniziale dell’accqua.

d. Estrarre dal photometro la provetta e inserire la pastiglia di DPD1

e. Reinserire la provetta nel photometro e premere nuovamente il pulsante per il test, aspettare che il photometro renda il valore di cloro libero e appuntarselo in tabella qui sotto.

f. Estrarre la provetta dal photometro e inserire la pastiglia di DPD3

g. Reinserire la provetta nel photometro e premere nuovamente il pulsante per il test, aspettare che il photometro renda il valore di cloro totale e appuntarlo nella tabella qui sotto.

2. Per trovare il valore di cloro combinato si deve fare la sottrazione tra il cloro totale

(DPD1+DPD3) e il cloro libero (DPD1)

4. Risciacquare accuratamente la provetta.

TIPO DI CLORO VALORI OPERAZIONE
TOTALE (DPD1+DPD3) VALORE TROVATO NELLA FASE g
LIBERO (DPD1) VALORE TROVATO NELLA FASE e =
COMBINATO DIFFERENZA TRA g ed e

I valori esatti di cloro in vasca variano secondo alle A.S.L. di competenza.

Di solito si aggirano intorno alle 0,8 – 1,2 ppm per il cloro libero e il cloro combianto deve essere ≤ 0,4 ppm

PH o ACIDO

1. Raccogliere 10 ml di acqua dalla vasca a circa 30 cm dalla superficie dentro l’apposito contenitore.

a. Inserire la provetta all’interno del photometro.

b. Selezionare “ph” come base di misurazione nel menu dello strumento.

c. Premere il pulsante di azzeramento e aspettare che il photometro controlli la limpidezza e la colorazione iniziale dell’accqua.

d. Estrarre dal photometro la provetta e inserire la pastiglia di ROSSO-PHENOLO

e. Reinserire la provetta nel photometro e premere nuovamente il pulsante per il test, aspettare che il photometro renda il valore di cloro libero e appuntarselo.

2. Risciacquare accuratamente la provetta.

I valori esatti di cloro in vasca variano secondo alle A.S.L. di competenza.

Di solito si aggirano intorno a 7,2 – 7,5

ACIDO CIANURICO

1. Raccogliere 10 ml di acqua dalla vasca a circa 30 cm dalla superficie dentro l’apposito contenitore.

a. Inserire la provetta all’interno del photometro.

b. Selezionare “ac” come base di misurazione nel menu dello strumento.

c. Premere il pulsante di azzeramento e aspettare che il photometro controlli la limpidezza e la colorazione iniziale dell’accqua.

d. Estrarre dal photometro la provetta e inserire la pastiglia per l’acido cianurico

e. Reinserire la provetta nel photometro e premere nuovamente il pulsante per il test, aspettare che il photometro renda il valore di cloro libero e appuntarselo.

3. Risciacquare accuratamente la provetta

I valori esatti di cloro in vasca variano secondo alle A.S.L. di competenza.

Di solito devono essere minori di = 75 mg/l

CLORURI

1. Prendere 50 ml di acqua dalla vasca a circa 30 cm dalla superficie dentro l’apposito contenitore.

2. Inserire tante pastiglie per i cloruri quante ne servono per la virata colorimetrica da verde a marrone. Ogni pastiglia vale 20 mg/l quindi semplicemente contando le pastiglie si riesce a capire quanti cloruri sono presenti in vasca. Dal totale delle pastiglie toglierne una che serve come misura zero.

Enrico Corneo manutenzione piscina. PH cloro sistema colorimetrico

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La società con cui Enrico Corneo collabora è Gestisport Soc. Coop. Sportiva Dilettantistica con sede in Carugate.

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